Sampdoria Club
Istituto Idrografico della Marina
Il Presidente
Angelo Di Fede
Sampdoria Club
Istituto Idrografico della Marina
Il Presidente
Angelo Di Fede
Con il Presidente Riccardo Garrone per i saluti di fine campionato in FederClub
Sede e Particolarità
e Adesivo da me creato nel 1982 rappresentativo del Sampdoria Club I.I.M.
STRISCIONE UFFICIALE
l’Europa, qui con il picchetto
dei Marinai dell’I.I.M.
Sede e Corrispondenza
All’attenzione di Angelo Di Fede
Presidente Sampdoria Club I.I.M.
Via C. LINNEO, 163/11
16159 Genova
E-mail e Sito Internet
E-mail: didde.angelo@hotmail.it
http://www.corsiballilatiniangelo.it
Numeri telefonici x info
Cell. 339 8185757 (Angelo)
Ragione Sociale
Sampdoria Club
ISTITUTO IDROGRAFICO
DELLA MARINA
Affiliazione/Appartenenza
Federazione Clubs Blucerchiati
Iscritti Storici
261 Soci e Simpatizzanti
Fondazione
1 Settembre 1982
Presidente
Angelo Di Fede
Storia
Q ualcuno ha detto: “Chiunque, nella sua vita, viene eletto Presidente di una qualsiasi Voce, Associazine, Centro, Partito, ecc., anche se verrà destituito in seguito da quella carica rimane, nell’intercalare comune, per sempre il Presidente!” Non è il mio caso, infatti sono da più di 25 anni eletto all’unanimità, Presidente del Sampdoria Club Istituto Idrografico della Marina. Particolarità non comune è: eletto all’unanimità senza scadenza e senza convocazione di assemblea dei Soci, almeno che non esista una corrente diversa all’interno del Consiglio e dei Soci tutti. Un ruolo che mi rende orgoglioso e battagliero per le cause da discutere nella Sede della Federazione Clubs Blucerchiati, ogni qualvolta si presentano ospiti illustri e dirigenti dell’U.C. Sampdoria.
Il Club, unico avente una sede militare nella Federazione Clubs Blucerchiati, venne fondato, nel lontano 1° settembre 1982, per iniziativa di un gruppo di fedelissimi sampdoriani, dei quali mi feci promotore, tutti dipendenti civili e militari dell'Istituto Idrografico della Marina.
Un’azione dettata dai primi passi in Europa della U.C. Sampdoria. un’impresa che poteva essere sancita e stimolata dalla creazione del nostro Sampdoria Club.
Allora non ero ancora Presidente, nonostante avessi lanciato l'iniziativa (ero il più giovane rispetto a tutti gli altri aderenti), il Consiglio Direttivo venne eletto gerarchicamente e in base all'anzianità, ma i soci (80 alla partenza) mi vollero premiare lo stesso per la felice intuizione eleggendomi all'unanimità Vice Presidente del carissimo e ormai compianto collega: il vivace e puro sampdoriano Domenico Carzino che venne così, inizialmente, eletto Presidente per anzianità.
Decisi immediatamente di organizzare, qualcosa di speciale per l'inaugurazione. Contattai il gentile Sig. Marcheggiano, Addetto ai Rapporti con i Clubs in quegl’anni. Grazie al suo interessamento ci permise di inaugurare il nostro Club, niente poco di meno che a Bogliasco!
Settembre del 1982, durante l’inaugurazione al Mugnaini di Bogliasco, consegno al D.S. P. Borea il Crest ufficiale dell’Ist. Idrogr. della Marina, ancora oggi esposto nella Sede dell’U.C. Sampdoria
Bhe! Devo dire che mi sentivo di aver fatto proprio un buon lavoro. Presenti TV locali e giornalisti per la singolarità dell'iniziativa, ricevemmo tutti noi davvero un'accoglienza molto cordiale e simpatica, tale dell'ormai già noto 'Stile Sampdoria’. Una conferma (ma non c'era bisogno), che una grande società cura anche le piccole cose. C'erano tutti i giocatori e i dirigenti, come dicevo, ma soprattutto il Mister di quella straordinaria compagine blucerchiata, l'indimenticabile tecnico Renzo Ulivieri, oggi meritevole Presidente degli Associazione Allenatori Professionisti. Da quel giorno, iniziava una salda amicizia fatta di incontri serali con cene e conoscenze veramente interessanti.
Inaugurazione
Il Centro Sportivo degli allenamenti settimanali della Sampdoria, dedicata a G. Mugnaini, fu sede dunque, della bella inaugurazione seguita da centinaia di tifosi, (rigorosamente fuori dai cancelli, come si nota dalla foto sopra). Siccome le fasi dell’inaugurazione vennero collegate alla fine dell’allenamento di quella giornata, erano presenti tutti quei campioni che diventarono, da lì a poco, tali anche a livello internazionale: Vialli e Mancini su tutti! Anche i Dirigenti non fecero mancare la loro partecipazione: il Direttore Sportivo P. Borea creatore di quella grande Sampdoria che si aggiudicò lo scudetto nel Campionato del 1991. Carramba! Che sorpresa! Avrebbe detto la Carrà nei suoi programmi televisivi in onda allora.
Il Consiglio Direttivo del Sampdoria Club I.I.M.
con il giovanissimo 18enne Roberto Mancini,
talento straordinario scoperto dal D.S. Paolo Borea
Mi onoro di essere - ancora oggi - suo amico, visto le enormi qualità tecnico-tattiche con le quali ha sempre disposto le sue squadre in campo. Non si deve dimenticare che, anche grazie ai suoi insegnamenti tecnici, la Sampdoria cominciò i suoi primi passi nel grande calcio, iniziando a ‘passeggiare’ per l’Europa.
Da quel giorno iniziò un percorso alternativo alle mie passioni del dopo-lavoro: calcio praticato a livello di Campionato di Promozione e serate in discoteca con gli amici. All’epoca i Balli Latino-Americani non erano in espansione come negli ultimi 15 anni a questa parte. Nel 1982 le serate, giovanili e non, si passavano in Discoteche ricche di ritmi cosiddetti Disco-Dance. The Riche Family, Gloria Gaynor, The Commodors, Diana Ross, The Bee Gees, Stevie Wonder, Donna Summer, Barry White, ecc., erano alcuni dei complessi e cantanti in testa alle classifiche “Top Ten” di quegl’anni. Le Sale più frequentate a Genova e in Riviera erano: lo Shalom di Corso Italia: coltivate dai ragazzi, più conosciuti come ‘fighetti’; il mitico Betathron in Via Ceccardi, pittosto che l’elegante Anyway in Via G. D’Annunzio o l’Excalibur di Via 12 Ottobre dove al Giovedì sera si potevano trovare le più belle ragazze di Genova. E’ proprio il caso di affermare: “Che bei tempi, ragazzi!”
Erano anche anni in cui avevo iniziato una collaborazione con L’Editore Rodigari che si occupava della pubblicazione dei Giornali dello Stadio: i mitici ‘Noi Sampdoriani’ e ‘Noi Genoani’. Mi occupavo interamente della gestione grafica e dell’impaginazione degli articoli curati dal decano dei giornalisti genovesi Elio Domeniconi. Ad ogni uscita di ‘Noi Sampdoriani’ mi lasciava sempre uno spazio per un mio articolo.
La Sampdoria era sempre su tutte le prime pagine dei maggiori quotidiani sportivi. Avevo l'abitudine di corrispondere con affermati giornalisti della carta stampata nazionale semplicemente perché ritenevo liberamente, in qualità di tifoso-sportivo, di non essere d'accordo con foto od editoriali palesemente provocatori di fantacalcio-mercato. Un esempio su tutti è quello che vado a riportare di seguito. La testimonianza di una lettera di carattere critico-sportivo che ancora conservo.
L'illustre giornalista Marino Bartoletti, quando, nel marzo 1988, era Direttore del ' Guerin Sportivo'... usciva con la foto di Gianluca Vialli con la maglia del Milan... e ad una mia lettera molto dura a riguardo, così mi rispondeva...
Anche Mancini era dato già venduto all’Inter
Nella spirale del fanta-calcio anche
Marino Bartoletti
A 16 anni nel cuore della Sud sempre presente con la sciarpa del Sampdoria Club Ist. Idrogr. della Marina
L’era più gloriosa della Sampdoria è stata vissuta durante la Presidenza del grande Paolo Mantovani
un uomo benvoluto ed apprezzato anche dai ‘cugini’
La Grande Sampdoria di Paolo Mantovani
Quando la Sampdoria di Mancini, Vialli, Pari, Salsano, Cerezo, Mannini, Pagliuca & C. vinse lo Scudetto alla fine del Campionato del 1991, la prima cosa che mi venne alla mente fu mio padre. Mi portava allo stadio negl’anni ’60. La tribuna era il suo posto preferito. Ogni anno faceva l’abbonamento anche a mia madre. Il rito domenicale prevedeva: pranzo al ristorante e poi con il taxi a Marassi. Mio papà era un uomo al quale piaceva la comodità e, da grande lavoratore qual’era, diciamo che se la poteva permettere. Erano anche anni duri. Si combatteva ogni campionato per la permanenza in Serie A. Ci si salvava, il più delle volte, all’ultima giornata di campionato.
Solo un Presidente come Paolo Mantovani, avrebbe potuto regalare tutti i successi conseguiti dalla Sampdoria in campo internazionale. Era un uomo, non solo di sport, ma ricco di grandi valori umani.
La Sampdoria ha appena conquistato la Coppa delle Coppe a Goteborg battendo l’Anderlecht 2-0.
Con una doppietta di Vialli
I suoi insegnamenti, le sue frasi storiche hanno portato nel mondo del calcio un ventata di innovazione e un’aria pura e carismatica di un grande gentiluomo. Non ha avuto sempre vita facile: è stato costretto ad emigrare a Lugano per delle vicende giudiziarie di carattere amministrativo che hanno in seguito sancito la completa estraneità ai fatti di Mantovani. Proprio in quel periodo caldissima è stata la vicinanza dei tifosi blucerchiati. Più forte si è instaurato il rapporto di affetto con questo Presidente. Anch’io, con una lettera, ho esprimere la nostra vicinanza del nostro Samp Club IIM. Voglio riportare di seguito, sia la nostra in originale (battuta a macchina) che la risposta di Paolo Mantovani, scritta di suo pugno, così come l’abbiamo ricevuta nell’anno 1983.
La corrispondenza con Paolo Mantovani
Negli spogliatoi del campo di allenamento della Sampdoria Centro Sportivo G. Mugnaini con Mauro Ferroni grande capitano della squadra blucerchiata di quel 1982.
Ferroni segna il gol della vittoria a Marassi contro la Juventus di Platini e Cabrini
La lettera scritta a Paolo Mantovani, era anche mirata alla volontà di renderlo partecipe anche del grande clamore che aveva suscitato in società l’inaugurazione del Samp Club IIM a Bogliasco.
Questa immagine rappresenta l’intervista rilasciata all’emittente Primocanale che aveva girato un servizio per l’occasione.
Altri due momenti, durante lo scambio di doni e sciarpe consegnate a Renzo Ulivieri, allora Mister della Sampdoria ed oggi Presidente della Associazione Allenatori Professionisti e una foto di gruppo con i Soci del Sampdoria Club IIM
Paolo Mantovani... molto più di un Presidente!
Il Presidente Paolo Mantovani, era un uomo dal grande cuore e lo dimostrava sempre in ogni occasione d’incontro, sapendo valutare con saggezza e il modo giusto tutte le situazioni. Quella che vado ad elencare ha dell’incredibile. E’ legata alla finale di Goteborg in Svezia relativa alla finalissima disputata tra la Sampdoria e l’Anderlecht. Proprio in quell’incontro, ci furono due fatti che attirarono la mia attenzione. Infatti una coppia di colleghi genoani da sempre, avevano avuto anche loro una notte magica! Il loro primogenito nacque esattamente il minuto nel quale Gianluca Vialli siglò il secondo gol che sancì la vittoria della Coppa delle Coppe in quella finale del 1990. Se non bastasse, per l’occasione, chiamarono il loro figlio Filippo, come il figlio primogenito di Roberto Mancini, nato anche lui da pochissimi giorni.
Presi carta e penna e comunicai il tutto al Presidente Paolo Mantovani che seppe come al solito dimostrarsi il grandissimo uomo che è sempre stato per noi sampdoriani. Si inventò un quadro con sfondo zincato, con tutte le foto della sstraordinaria serata di successi famigliari e sportivi. Con tanto di dedica di Gianluca Vialli: “Caro Filippo io ho fatto due pere, una per me ed una... per te!!!” ed una dedica direttamente da Paolo Mantovani: “Caro Filippo, noi quella sera eravamo tutti felici e orgogliosi, più di noi lo erano certamente i tuoi genitori. Un augurio di vita felice”.
Questa è la parete della stanza di Filippo oggi ventunenne tifoso del Genoa. ma come si vede con un grande ricordo nel cuore che va al di là dei colori di una bandiera da tifoso.
Qui a sinistra, la lettera di accompagnamento a me intestata del Presidente Paolo Mantovani quadro. Sono particolarmente invidioso dell’amico Filippo, genoano doc. Suo padre, anche lui cuore rossoblu mi ha detto: “Che non ti venga in mente di chiedermi il quadro, perché e motivo di vanto con tutti i genoani che entrano in questa casa...”
Per informazioni più dettagliate o personali, inviami una e-mail:
info@corsiballilatiniangelo.it
Sito pubblicato nel Febbraio 2009, ultimo aggiornamento APRILE 2020